Con il termine “anoressia sessuale” si intende il rifiuto, più o meno completo, delle attività sessuali.
Così come l’anoressia nervosa può portare al rifiuto del cibo, quella sessuale può condurre alla perdita di un’importante occasione di piacere, ma anche di un mezzo fondamentale per allacciare e conservare relazioni di coppia e costruire una parte importante della propria esistenza.
Benché il disturbo non sia attualmente presente nel DSM V (la Bibbia degli psichiatri!) i dati empirici, i cosiddetti casi clinici che arrivano all’attenzione di psicoterapeuti o sessuologi, indicano che la problematica esiste. Inoltre, sempre più ricerche, che negli Stati Uniti hanno coinvolto migliaia di persone, evidenziano che circa una donna su quattro ha riferito di provare “forme di stress personale correlate al sesso”, in altri quasi una su due avrebbe ammesso di “riconoscersi in una situazione di scarso desiderio”.
Manca però una vera e propria statistica che giustifichi l’inserimento della problematica nel DSM V.
In ogni caso, a prescindere dalle classificazioni nosografiche, è interessante capire di cosa si tratta e come si può affrontare questo tipo di disagio.
I sintomi
I sintomi principali della cosiddetta anoressia sessuale sono costituiti da:
- mancanza di interesse verso le attività sessuali
- nessuna fantasia erotica
- nessuna risposta alle proposte sessuali del partner
- scarsa o nulla soddisfazione sessuale durante i rapporti
Tali sintomi hanno abitualmente un impatto molto negativo sulla vita di coppia e spesso le persone arrivano a chiedere aiuto proprio spinte dalla frustrazione del partner o in un momento particolarmente difficile della relazione.
Le cause
Per comprendere l’anoressia sessuale è importante approfondire a storia personale di chi sviluppa i sintomi, in modo da poterne identificare le cause. La maggior parte delle ricerche condotte in questo ambito evidenzia tra i possibili fattori eziologici:
- carenza di autostima
- relazioni conflittuali nella coppia
- un caso (o più casi) di violenza sessuale
- approccio educativo sbagliato (il sesso come un’attività pericolosa e non piacevole)
La cura
Per poter guarire dall’anoressia sessuale, è fondamentale intraprendere un percorso psicoterapeutico, che porti il paziente ad occuparsi di problematiche che vanno oltre il sesso, in modo da poter comprendere le cause che hanno portato a sviluppare la sintomatologia e a capire il senso che questa assume nella vita della persona.
È poi importante rinforzare la capacità di stabilire la connessione con l’altro, che è il presupposto fondamentale per poter vivere liberamente e serenamente la propria sessualità.
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