In adolescenza c’è una piena comprensione della morte, ma molte caratteristiche di questa fase di vita possono rendere complicata la gestione di un lutto.
Questa fase è infatti caratterizzata da insicurezza rispetto alla propria identità, atteggiamenti ambivalenti nella relazione con le figure genitoriali, tendenza all’impulsività, alle condotte oppositive, all’estremizzazione e all’idealizzazione.
L’adolescente sente la spinta a sentirsi forte e l’espressione del dolore è percepita come un segno di debolezza. Pertanto spesso si rinuncia a viverlo provando però rancore, ansia o vergogna per il timore di essere sopraffatti.
Esiste inoltre una tendenza ad evitare la propria mortalità mettendo in atto una serie di comportamenti di sfida rischiosi.
Emerge un forte senso di colpa per i sentimenti ostili provati prima e dopo la morte e/o idealizzazione del defunto.
Il dolore di un adolescente è frequentemente espresso attraverso comportamenti a rischio, fallimenti scolastici, comportamenti oppositivi, aggressivi, disinteresse, sintomi psicosomatici, variabilità dell’umore e del comportamento.
Quali sono i segnali che ci indicano una difficoltà nell’elaborazione del lutto in adolescenza?
I sintomi più comuni sono:
- perdita dell’appetito
- disturbi del sonno
- paure immotivate
- rifiuto di frequentare la scuola
- evitamento delle amicizie
- continuo ricordo della persona morta
- imitazione dei suoi comportamenti
- desiderio di raggiungerla
- atteggiamenti depressivi
- perdita di interesse per le attività quotidiane
E’ importante prendere in seria considerazione la presenza di questo tipo di sintomi, cercare di parlare e sostenere l’adolescente ed in caso di difficoltà rivolgersi ad uno specialista per una consultazione ed eventualmente un supporto utile in questa delicata fase.
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