Stressati? Prendetevi un giorno libero!

Una ricerca abbastanza recente rileva che il lavoro è una delle principali cause di stress (Holmes, 2016).

Siamo mediamente deprivati di sonno, stressati e sotto pressione per le cose che dobbiamo portare a termine “entro ieri”. Siamo ossessionati da farmaci e integratori probabilmente per aiutare i nostri corpi e le nostre menti a superare lo stress delle nostre giornate intense.

C’è una cosa, molto semplice da fare, per la verità, che può farci stare bene, almeno per un po’. Purtroppo però non riusciamo a farla perchè siamo schiavi di condizionamenti culturali ed economici.

Qual è questa cosa? Semplice: Prenderci un giorno libero.

Per fare cosa? Per occuparci di noi e della nostra salute mentale.

Una ricerca recente condotta negli Stati Uniti dimostra che gli Americani non riescono a prendere un giorno libero, ad esempio, in mezzo alla settimana ma concentrano i propri periodi di vacanza in uno o due momenti dell’anno. Il tempo libero continua a rappresentare una sfida nella cultura del lavoro in Occidente. I lavoratori, in America così come in Europa, si abituano velocemente all’idea che il percorso verso il successo richieda di sacrificare le vacanze e cedere al martirio del lavoro. Ma i dati sono inequivocabilmente chiari: la pianificazione del tempo libero avvantaggia il benessere individuale, il successo professionale, le prestazioni aziendali e l’economia in generale. (“The State of American Vacation 2017”, 2017, para 2).

La ricerca evidenzia che nel 2016, i lavoratori americani hanno rinunciato a 66,4 miliardi di dollari solo per aver perso giorni di vacanza (“The State of American Vacation 2017”, 2017). Mentre questo danneggia l’economia, è forse anche peggio per la salute mentale e il benessere dei lavoratori. Non è una coincidenza che gli americani stiano assumendo più farmaci rispetto a qualsiasi altro momento della storia (Carr, 2017).

Siamo stressati: le nostre abitudini di vita ci lasciano oberati di lavoro, stanchi, vulnerabili e insoddisfatti della nostra vita. I medici possono spesso essere trasformati in una soluzione rapida per ciò che ci affligge, ma spesso mascherano i nostri problemi – siano essi privazione del sonno, ansia o tristezza – piuttosto che trattarli

Le vacanze aiutano a ridurre lo stress, consentendo alle coppie o alle famiglie di riavvicinarsi e aiutando le persone a ricaricarsi e tornare al lavoro più energiche e concentrate. Ricerche recenti mostrano che il 94% delle persone intervistate dopo una vacanza dichiara di sentirsi come se avesse più energia per lavorare rispetto a prima (Sifferlin, 2017). Altri studi hanno rilevato che tra gli uomini a rischio di malattie cardiache, coloro che hanno preso più frequentemente giorni di vacanza hanno una probabilità del  21% inferiore di morire per qualsiasi ragione e del 32% inferiore di morire per malattie cardiache. Allo stesso modo, le donne che prendono giorni di ferie più spesso sono meno a rischio di depressione. Le ferie sono associate a un livello di pressione sanguigna più basso per entrambi i sessi. Altri studi hanno identificato un aumento della soddisfazione nella propria vita, nello stato di salute fisica, una migliore qualità del sonno e miglioramenti della salute mentale (ad esempio aumento del tono dell’umore e riduzione dell’ansia) e aumento della creatività proprio in relazione al numero di giorni di vacanza (Clark, 2017). L’aspetto più interessante è che la ricerca evidenzia come, in realtà, molti di questi benefici riportati possano persistere per mesi dopo una vacanza.
E’ indubbio che non tutti abbiamo il privilegio di poter prendere giorni di vacanza quando ne abbiamo voglia e che spesso, quando ne abbiamo voglia o bisogno è proprio perchè al lavoro le cose non permettono che ci assentiamo. E’ pur vero, però, che occasionalmente una giornata di tempo per riposare e rilassarsi può non essere così impattante come immaginiamo.

Il tempo libero in sé e per sé potrebbe non funzionare sempre, poiché un’alta percentuale di lavoratori riferisce di lavorare da remoto anche quando è in vacanza. Quindi il tempo libero è solo il primo passo, l’uso che noi ne facciamo è molto più importante.

La ricerca  che ha evidenziato tutto ciò (Holmes 2016), sostiene che “In definitiva, le giornate libere ci permettono di disconnetterci dalla nostra casella di posta e riconnetterci con ciò che può renderci dipendenti più sani e felici”.

Quindi, vale la pena fare un passo indietro rispetto alle nostre abitudini da equilibristi del tempo e del lavoro, valutare attentamente quanto siamo a rischio di burn out e agire di conseguenza. Se alla fine della nostra valutazione non sentiamo di essere a rischio allora possiamo stare sereni.  Per molti di noi, però, un giorno libero o più di uno, se ci è possibile – può essere proprio quello di cui abbiamo bisogno per ricaricarci ed essere pronti a ricominciare. Il tempo libero può anche rappresentare un rimedio allo stress più “naturale” e più a lungo termine rispetto a molti rimedi di sintesi.

 

Bibliografia
Carr, T. (2017, August 3). Too Many Meds? America’s Love Affair With Prescription Medication. Consumer Reports. Retrieved on April 17, 2018 from: https://www.consumerreports.org/prescription-drugs/too-many-meds-americas-love-affair-with-prescription-medication/
Clark, C. (2017). How Vacations Really Boost Physical and Mental Health. PsychCentral: Blog. Retrieved on April 17, 2018 from: https://psychcentral.com/blog/how-vacations-really-boost-physical-and-mental-health/
Holmes, L. (2016, June 21). 6 Very Good Reasons to Take a Mental Health Day. HuffPost: Sleep & Wellness. Retrieved on April 17, 2018 from:  https://www.huffingtonpost.com/entry/mental-health-day-benefits_us_5767f4d0e4b0853f8bf15a33

 

© MilanoPsicologo.it | Centro di Psicologia e Psicoterapia MilanoTerapia Cognitivo Comportamentale CBT + EMDRNeurofeedback Dinamico