Sai reagire alle critiche?

Tante volte sentiamo parlare di critiche costruttive, del fatto che le critiche aiutano a crescere e a migliorarsi, ma come la mettiamo quando al contrario ci sentiamo arrabbiati, frustrati, tristi o in colpa quando qualcuno ci rivolge una critica?
Diverse infatti possono essere le risposte individuali alle critiche di qualcuno, facciamo solo alcuni  esempi, possiamo:
Giustificarci: “si è vero quello che dici ma….”
Arrabbiarci: “ma come ti permetti, non è vero!…”
– Rattristarci: “non mi capisci…”
Sentirci in colpa: “non dovevo farlo…”
Vergognarci: “che figura, adesso che penserà?”

Comunemente si definiscono permalose le persone particolarmente sensibili alla critiche e questa caratteristica è percepita come un difetto, ma siamo sicuri che tutti i permalosi siano uguali? Siamo sicuri che le reazioni alle critiche dipendano tutte dalle stesse motivazioni?

Noi siamo convinti di no e preferiamo riferirci anziche’ ad una categoria così eterogenea e indefinita, al concetto di vulnerabilità personale e di risposta “difensiva” nel momento in cui si percepisce la critica come una minaccia.

Reagire in maniera difensiva ha un significato preciso ed è bene identificarlo perchè al di là del contenuto della critica, significa che qualche aspetto importante di se stessi viene invalidato, messo in discussione, qualche scopo profondo non viene realizzato. A seconda dell’aspetto in questione vengono messe in atto delle risposte volte a mantenere lo scopo e a ripristinare l’equilibrio interiore. Se da un lato questo ha il vantaggio di riportare momentaneamente benessere e serenità personali, ha anche lo svantaggio di non aiutare a crescere ed evolvere e quello di peggiorare le proprie relazioni interpersonali. Infatti sono tantissime le occasioni nelle quali quotidianamente si viene sottoposti al giudizio, alla valutazione o semplicemente ai “consigli” delle persone che ci circondano. Pensiamo alla famiglia, alla scuola, al lavoro, al gruppo di amici.

Come faccio a riconoscere che “tipo” di permaloso sono?

Prima di tutto è bene ricordare che chiunque di noi ha una reazione davanti alle critiche, che può essere più o meno intensa, più o meno negativa.

Per tentare di capirne le caratteristiche si può pensare all’ultima volta nella quale qualcuno ci ha rivolto una critica e a come abbiamo reagito. Devo semplicemente rispondere a tre domande:
– Come mi sono sentito?
– Cosa ho pensato?
– Cosa ho fatto?

Possiamo poi individuare quali sono le persone dalle quali non sopportiamo ricevere critiche e che  ci scatenano reazioni che consideriamo negative (amici, familiari, insegnanti, colleghi, capo…)oppure i contesti nei quai riteniamo di essere più sensibili (a scuola, a casa, al lavoro…)

Chiaramente a seconda delle persone o degli ambiti nei quali si manifesta questa difficoltà bisogna individuare se c’è una ragione specifica per ognuna o una ragione comune che determina la reazione. Provate a notare quanto frequentemente vi capita di reagire negativamente alle critiche e con quante persone o in quanti contesti questo diventa per voi un problema. Maggiori saranno la frequenza e gli ambiti coinvolti, maggiormente importanti saranno presumibilmente gli aspetti di voi messi in discussione e quindi in “pericolo” da queste situazioni.

Quali possono essere le motivazioni?

La sensibilitàalle critichepuò dipendere da tanti fattori, tra i quali: particolari Tratti di personalità, il Timore del giudizio degli altri, una Scarsa autostima.

Persone portate al perfezionismo, che basano la propria autostima sul concetto di infallibilità possono essere particolarmente sensibili e reagire con rabbia o con tristezza. Persone che ritengono in qualche modo di essere speciali o estremamente brave, competenti, che non tollerano di veder messe in discussione le proprie qualità.

Persone che ritengono che le critiche o comunque chi le fa abbiano l’intento di distruggere o ferire gli altri.

Molte persone tendono a basare la percezione di  se stessi in termini di competenza ma spesso anche di amabilità in base ai feedback provenienti dall’esterno, in particolare dalle altre persone. Per questo motivo sono particolarmente sensibili alle critiche, in quanto queste mettono a repentaglio l’equilibrio e la stabilita’ del proprio senso di sè come persona che vale o amabile. Essere una persona che vale e amabile rappresentano scopi che tutti noi, anche se inconsapevolmente, perseguiamo e una loro mancata  realizzazione genera sofferenza. Anche in questi casi le reazioni potranno essere svariate, dalla rabbia, alla tristezza, alla colpa, alla vergogna.

Qualunque sia il motivo per cui reagiamo in maniera negativa alle critiche che ci vengono rivolte è importante comprenderne le motivazioni e cercare di trovare un modo più efficace, in termini emotivi e relazionali, di gestirle in modo tale da avere la possibilità  di confrontarsi con gli altri in maniera realmente serena e costruttiva.

 

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