La rabbia è un’emozione spesso mal interpretata e considerate negativamente dalle persone.
Infatti viene frequentemente associata alla violenza e all’aggressività e difficilmente se ne riconoscono le sue qualità positive.
Abbiamo perciò deciso di soffermarci brevemente su alcune caratteristiche che meglio definiscono questa emozione nel suo significato e nella sua espressione.
La rabbia non è necessariamente negativa: una delle convinzioni più diffuse è che la rabbia sia un’emozione negativa, in qualche modo nociva per noi in quanto porta inevitabilmente ad uno stato di malessere. In realtà la rabbia è un’emozione come tutte le altre ed in quanto tale ha un valore importante ed una sua utilità. Il suo scopo è quello di aiutarci a percepire un’ingiustizia e di conseguenza a fronteggiarla, quindi ha l’obiettivo di fungere da segnale in particolari circostanze, come avviene ad esempio per la paura nel momento in cui ci troviamo di fronte ad un pericolo.
La rabbia è diversa dall’aggressività: queste due esperienze sono decisamente differenti. Innanzi tutto la rabbia è un’emozione e può essere provata in differenti situazioni e con diversi livelli di intensità. Ad esempio possiamo essere arrabbiati con il marito o la moglie perché non ha fatto la spesa come stabilito, piuttosto che essere arrabbiati nei confronti di una persona che tratta con crudeltà un animale.
L’aggressività invece riguarda un comportamento messo in atto per colpire qualcosa o qualcuno. Può essere un comportamento fisico come picchiare o spingere qualcuno piuttosto che verbale come nel caso degli insulti rivolti contro la persona con la quale si è arrabbiati.
Quindi se la moglie non va a fare la spesa come stabilito e tocca a noi farlo possiamo provare rabbia nei suoi confronti, ma se la insultiamo per questo o la maltrattiamo fisicamente stiamo attuando un comportamento aggressivo.
E’ importante fare questa distinzione perchè nella maggioranza dei casi l’emozione di rabbia sperimentata non è seguita da un comportamento aggressivo.
Le persone si arrabbiano in seguito a situazioni abbastanza prevedibili: in generale infatti le persone si arrabbiano quando giudicano la situazione come spiacevole o ingiusta. La rabbia può aumentare se incolpano qualcuno per la situazione o pensano che si sarebbe potuta evitare.
Allora la domanda che ci si può porre a questo punto è: come mai alcune persone si arrabbiano più spesso o con maggiore intensità rispetto ad altre?
Questo tipo di persone non sono persone a cui capita più frequentemente di trovarsi in situazioni che suscitano rabbia ma hanno una maggiore propensione a trovare nelle situazioni che vivono, caratteristiche che suscitano la rabbia. Dipende cioè da come interpretano le situazioni e da che significato danno loro. Ad esempio se qualcuno ci supera nella coda alla cassa del supermercato possiamo pensare che l’abbia fatto di proposito e voglia fare il furbo e quindi ci arrabbiamo oppure possiamo pensare che non ci abbia visto e quindi non irritarci.
La rabbia scatta nel momento in cui la nostra interpretazione della situazione o del comportamento altrui ci porta a considerarli spiacevoli, ingiusti, intenzionali, evitabili
La rabbia può essere espressa in diversi modi: probabilmente collegata alla confusione tra rabbia e aggressività c’è la convinzione comune che la rabbia debba necessariamente essere espressa in maniera aggressiva. In realtà ciò non è assolutamente vero, infatti a questa emozione, a seconda delle situazioni e delle circostanze, possiamo rispondere in diversi modi. L’aggressività rappresenta solo una della modalità, ma possiamo anche utilizzare quella assertiva, il problem solving, la distrazione ecc. L’importante è saper trovare il modo più consono alla situazione o alle persone con le quali ci confrontiamo in modo tale che sia il nostro benessere interiore che le nostre relazioni non vengano danneggiate.
La rabbia può creare molti problemi alle persone: tutti sappiamo comunque che la rabbia può creare molti problemi alle persone, ad esempio quando sfocia in aggressività e violenza diretta verso se stessi o gli altri. Tra i comportamenti aggressivi verso gli altri possiamo trovare le aggressioni fisiche, il danneggiamento di proprietà personali, le ingiurie e la diffamazione. Tra i comportamenti aggressivi rivolti verso se stessi troviamo l’abuso di alcool, l’abuso di sostanze, l’autolesionismo ecc.
Quando la rabbia diventa in qualche modo cronica, cioè diventa l’emozione dominante nella vita quotidiana delle persone, questa può avere degli effetti molto negativi sulla vita psichica e fisica e compromettere un buon funzionamento personale e relazionale. Inoltre le conseguenze di questa emozione possono frequentemente suscitare altre emozioni quali tristezza, colpa, paura che non fanno altro che alimentare il malessere percepito ed impedire un adattamento adeguato della persona al suo contesto sociale. In questi casi è utile per la persona richiedere l’intervento di uno psicologo che possa aiutarlo e supportarlo nella conoscenza e nel processo di gestione di questa emozione.
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