Spesso i termini egocentrismo e narcisismo vengono confusi o utilizzati come sinonimi, il più delle volte in un’accezione negativa. In realtà esprimono due concetti fondamentalmente distinti e non necessariamente negativi. In generale possiamo dire che una forma di pensiero e comportamento estremamente egocentrico può portare a forme di narcisismo più o meno negative o patologiche.
L’egocentrismo consiste in un processo cognitivo tramite il quale vediamo il mondo dall’interno, dal nostro personale punto di vista. Essendo un processo normale, ognuno di noi tende ad essere più o meno egocentrico nel proprio modo di ragionare e di valutare le situazioni che affronta. Possiamo però definirlo un bias cognitivo, o errore cognitivo, in quanto l’egocentrismo porta ad una restrizione della nostra percezione causato dal fatto che possiamo vedere il mondo solo dal nostro punto di vista. Ci vuole infatti uno sforzo particolare per vedere con i nostri occhi il mondo da una prospettiva diversa. Superare il nostro naturale egocentrismo e allenare il nostro pensiero ad assumere altri punti di vista è possibile attraverso la crescita e lo sviluppo delle nostre abilità cognitive ma può rimanere un processo difficile anche in età adulta.
Come riconoscere il nostro pensiero egocentrico?
Per avere un’idea di come può funzionare il pensiero egocentrico facciamo alcuni esempi. Prendiamo un compito nel quale siamo particolarmente bravi grazie alle nostre conoscenze e competenze. Poi proviamo a spiegare come si esegue questo compito a qualcuno che non l’ha mai provato.La maggior parte delle persone trova molto difficile mettersi nei panni di qualcuno che non sa assolutamente nulla di quello che tentiamo di spiegare. La difficoltà sta nel fatto che probabilmente risulterà difficile cancellare completamente la propria conoscenza personale del compito per potersi calare nei panni dell’altro e fornire così una spiegazione semplice e comprensibile.
L’egocentrismo può anche farci fare delle ipotesi errate su ciò che gli altri pensano o sentono. Secondo l’errore della “presunta somiglianza”, per esempio, riteniamo che persone simili a noi per alcune caratteristiche, siano d’accordo con le nostre opinioni, anche quando abbiamo poche motivazioni oggettive per pensarlo.
Mostriamo una forma di egocentrismo anche quando non riusciamo a comunicare in modo sufficientemente chiaro perché diamo per scontato che le persone alle quali ci rivolgiamo abbiano le stesse informazioni e conoscenze che abbiamo noi. Questo atteggiamento potrebbe portare a fraintendimenti e incomprensioni.
Quali sono i rischi del pensiero egocentrico?
L’egocentrismo può avere conseguenze negative di diversa intensità in ambito relazionale e sociale. Pensiamo a tutti quei comportamenti che vengono messi in atto pensando solo alle proprie esigenze, tralasciando quelle altrui, come ad esempio superare qualcuno in una fila per la cassa del supermercato perché si ha fretta di andare via. Pensando solo alla propria situazione, non si presta attenzione alle esigenze di tutti gli altri, che possono avere, ad esempio, altrettanta fretta. Inutile dire che tale comportamento porterà inevitabilmente a manifestazioni di disapprovazione da parte degli altri.
Occasionali errori egocentrici come questi sono comprensibili e facilmente risolvibili. Nel progredire lungo il continuum che porta verso il narcisismo, tuttavia, l’egocentrismo comincia ad assumere una forma molto più complessa e problematica.
Nel narcisismo infatti, si può anche comprendere il punto di vista altrui ma non lo si considera importante. I narcisisti possono irritarsi quando gli altri non riescono a vedere le cose dal loro punto di vista o non vogliono accettarlo in maniera incondizionata. In casi estremi, il narcisismo porta allo sfruttamento degli altri per il raggiungimento dei propri interessi.
E’ facile scivolare dal normale egocentrismo al narcisismo in alcune situazioni in particolare. Un esempio classico è rappresentato dalle persone che ottengono un riconoscimento pubblico. Attori, musicisti, concorrenti dei reality show, che cominciano a ricevere l’attenzione dei media sono particolarmente inclini ad assumere tendenze narcisistiche. Possono pian piano scoprire che la loro autostima diventa sempre più dipendente dall’avere una posizione sotto i riflettori. Al fine di proteggere il loro senso di sé sempre più instabile, hanno bisogno di circondarsi di ammiratori che lo mantengano stabile. Se passano inosservati possono sentirsi insignificanti fino a sperimentare emozioni molto negative come la depressione.
Anche alla gente comune può succedere che il bisogno di essere riconosciuti dagli altri diventi dominante e fondamentale nella propria vita emotiva. Per soddisfare questa esigenza attuano comportamenti quali ad esempio insistere per ricevere un trattamento speciale, lamentarsi quando gli altri non li capiscono, respingere e attaccare le persone che si ritengono essere di intralcio ai propri scopi.
Cosa si può fare per evitare che l’egocentrismo sfoci nel narcisismo?
1. Imparare a riconoscere i propri comportamenti egocentrici. Verificare se il proprio punto di vista interno influenzi negativamente le interazioni sociali.
2. Prendere in considerazione cosa provano le altre persone attraverso l’ascolto attivo empatico. In questo modo è possibile ampliare ed articolare la propria prospettiva.
3. Costruire un solido senso di sé. Costruire la propria autostima sulla base di norme interne che possano essere riconosciute e che consentano di auto premiarci, più che dipendere dall’approvazione o dall’attenzione da parte degli altri.
4. Esercitare il pensiero che contrasta l’egocentrismo. Provare a spiegare qualcosa mettendoci nei panni di qualcuno diverso da noi, immaginare cosa farebbe un’altra persona nella situazione che ci apprestiamo ad affrontare, pensare alle conseguenze che il nostro comportamento può avere sugli altri.
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