Come affrontare il conflitto di Coppia ed essere un buon esempio per i Figli

Il conflitto è parte inevitabile di qualunque relazione umana e non può  essere considerato un problema da evitare o da temere per le sue conseguenze. Ogni conflitto infatti può essere affrontato e anche se ciò implica impegno e attenzione il risultato è quello di poter godere di relazioni equilibrate e soddisfacenti. In definitiva è irrealistico pensare che le cose vadano sempre bene e che si possa essere sempre in perfetto accordo con gli altri, è più utile accettare che il disaccordo sia una parte inevitabile e normale del vivere quotidiano.

L’esperienza però può averci portato a ritenere il conflitto una situazione ingestibile, problematica o eccessivamente dolorosa e questo determina dei vissuti emotivi negativi gestiti attraverso strategie non sempre funzionali. C’è chi tende a prevaricare l’altro e manifesta aggressività, salvo poi sperimentare vissuti di colpa o indegnità. Chi al contrario tende a subire, ad essere accondiscendente e sperimentare senso di impotenza, frustrazione o umiliazione. In tutti questi casi dobbiamo comprendere che qualcosa non sta funzionando e che il conflitto non obbliga necessariamente a vivere questo tipo di emozioni. Certo la frustrazione, l’irritazione,la rabbia sono comprensibili quando le cose non vanno come noi vorremmo ma possiamo sperimentarle e superarle in modo tale da non produrre ulteriore sofferenza e disagio.

Ognuno di noi ha imparato a gestire la conflittualità attraverso le esperienze vissute durante l’infanzia, in particolare a partire dal modello genitoriale, cioè come i nostri genitori gestivano i loro conflitti. Per questo come genitori abbiamo la possibilità di migliorare la nostra relazione di coppia e al contempo fornire un modello positivo per i nostri figli, i quali da adulti potranno vivere queste stesse esperienze in maniera più serena ed efficace.

Vediamo alcuni esempi da seguire per ottenere tutto ciò:

  1. Quando siete arrabbiati con il vostro partner innanzi tutto respirate, notate la rabbia, dove è localizzata nel corpo, prendetevi del tempo per notarla e continuate a respirare.
    Ricordate a voi stessi che lo amate e potete affrontare questa situazione.
  2. Se riuscite subito a mantenere un buon equilibrio per discutere la questione, fatelo.
    – Riconoscete il problema, ascoltate  il vostro partner, respirate, trattenetevi dall’impulso di interromperlo, avrete la possibilità di esprimere la vostra visione in seguito.
    – Cercate di mettervi nei panni del vostro partner e di capire il suo punto di vista, riconoscete la sua emozione e il motivo che l’ha provocata. Non serve essere d’accordo, è sufficiente all’inizio prenderne semplicemente atto.
    – Esprimete la vostra opinione senza accusare o attaccare. Esprimete come vi sentite e cosa vi avrebbe aiutato a non sentirsi così.
    – Cercate di riconoscere il vostro contributo al problema, la vostra responsabilità (il conflitto non è mai generato o mantenuto da una persona sola).
    – Resistete alla generalizzazione e al fare riferimento ad altre situazioni o episodi simili o passati. Occupatevi unicamente della questione attuale.
    – Concordate infine una soluzione per il futuro.
  3. Se la conversazione comincia a farsi molto concitata fermatevi, non aspettate fino al momento in cui potreste perdere il controllo.
    La persona che è meno infastidita può dire ad esempio : “Questo problema merita una discussione più lunga di quello che possiamo avere in questo momento.Parliamo poi in modo che possiamo trovare una buona soluzione. Ti amo, e so che abbiamo sempre risolto le cose.
  4. Se uno dei due ha difficoltà a posticipare la discussione del problema può  scrivere su un biglietto le proprie ragioni ed i propri sentimenti e riporlo in un luogo preventivamente concordato.
    Questo aiuta a scaricare la tensione in eccesso e a sottolineare la necessità di chiarire la questione più tardi.
  5. E se siete ancora arrabbiati? Pensate che se volete risolvere le cose con il vostro partner la rabbia non aiuta a farlo. Quando siamo arrabbiati il nostro organismo si predispone in maniera innata ad una reazione di attacco o fuga e il  partner assume le caratteristiche di nemico. In questo stato è impossibile trovare un accordo, dobbiamo perciò calmare noi stessi e cambiare il nostro stato d’animo ad esempio aiutandoci con la respirazione, stringendo qualcosa di morbido con le mani, bevendo un bicchiere d’acqua, lavandosi il viso, pensando a qualcosa di cui essere grati.
    – E’ importante non rimuginare e accumulare risentimento nel frattempo che ci si calma.
    Potete dire a voi stessi “Abbiamo fatto un accordo per parlare di questo più tardi. In questo momento, sto cercando soluzioni, non la colpa. ”
    – Per sciogliere la rabbia, notate i sentimenti al di sotto della rabbia. Vi sentite tristi per non essere stati preso sul serio? Male per non esservi sentiti ascoltati?
    – Il vostro partner non ha causato questi sentimenti, questi sono i vostri sentimenti, frutto quasi certamente dall’esperienza vissuta nell’infanzia. Già solo il fatto di notarle e sentirle consente alle emozioni di sciogliersi, di andar via. E a quel punto anche la rabbia può attenuarsi e lasciarci.
    – Esprimete il vostro disagio parlando di quello che avete sentito dietro la rabbia, di che cosa avete bisogno, invece di attaccare il vostro partner.  Vi sembra difficile? Certo, ci vuole grande maturità e capacità di leggere e rispettare i propri sentimenti e quelli altrui, ma se davvero si vogliono risolvere i contrasti, la ricerca dimostra come questo sia il modo migliore per farlo.
  6. Successivamente, assicuratevi di condividere con i vostri figli che avete risolto la situazione e come lo avete fatto, quali sono le conclusione positive alle quali siete giunti insieme.

Che cosa succede se non si riesce subito a trovare un accordo? Esplicitate ai bambini il vostro disaccordo, il fatto di avere di avere opinioni diverse in merito al problema e di aver necessità di più tempo e della possibilità di affrontare ancora delle discussioni per trovare una soluzione. a volte infatti questo processo non è semplice e richiede del tempo.

Mantenete il vostro rapporto positivo e mostrare ai bambini le cose che funzionano. Ogni relazione ha bisogno di interazioni positive che bilancino quelle negative per rimanere in buona salute. Fatelo ogni volta che potete, possono essere un commento gentile, un complimento,  un abbraccio.

Assicuratevi che i bambini vedano manifestato il vostro amore. E’ questo ciò di cui i bambini hanno bisogno per interiorizzare un modello di relazione positiva ed equilibrata.

 

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