Nella tua vita personale hai a che fare con qualcuno passivo-aggressivo?
Questa persona potrebbe essere un partner, un membro della famiglia, un conoscente. La relazione con una persona passivo-aggressiva può essere un’esperienza difficile, caratterizzata da molti momenti di frustrazione, rabbia e disperazione.
Come si può ottenere una migliore gestione della situazione e mantenere la serenità?
Qui di seguito sono presentate alcune idee per gestire i rapporti personali passivo-aggressivi. Non tutte potranno essere applicate alla propria situazione particolare, è sufficiente soffermarsi ed utilizzare ciò che appare utile e che funziona.
1. Quali sono i segnali?
E ‘facile sottovalutare o ignorare i segnali di un’aggressione passiva in un nuovo rapporto, o nei normali contatti sociali.
Dopo tutto, alla maggior parte di noi piace dare alla gente il beneficio del dubbio, e preferisce non mettersi subito sulla difensiva.
Quando una persona passivo-aggressiva fa un commento sarcastico, rompe una promessa personale, trova scuse, si chiude nel silenzio, ha atteggiamenti vittimistici, ci si può sentire inclini a giustificare il comportamento come l’eccezione piuttosto che la regola e sperare che non accada di nuovo.
Dare a questa persona un’altra possibilità può rivelarsi certamente corretto, ma se gli atteggiamenti passivo-aggressivi sono frequenti e danno fastidio, forse è arrivato il momento di cominciare a prestare maggiore attenzione, per verificare se il comportamento è un incidente isolato, o parte di una modello malsano.
Si noti ad esempio che normalmente la persona istiga ulteriore comportamento passivo-aggressivo da parte vostra. Inoltre, è utile osservare se lui o lei mostra tendenze passivo-aggressive anche verso gli altri, in particolare un membro della famiglia, il capo, un collega, o un partner precedente.
Una volta identificato un chiaro modello di comportamento passivo-aggressivo, è il momento di decidere il tipo di rapporto che si desidera avere con questa persona, se il vostro desiderio è quello di mantenere un rapporto a tutti i costi oppure quello di dare priorità alla vostra salute relazionale e benessere personale.
2. Chi è il passivo-aggressivo?
È utile conoscere il funzionamento passivo-aggressivo per capire il comportamento di queste persone.
Lo scopo non deve essere però quello di cambiare il passivo-aggressivo, o essere il loro consulente o terapeuta. Lo scopo è semplicemente quello di allenare la propria consapevolezza. Comprendere la storia di un passivo-aggressivo può fornire informazioni preziose che collegano un passato sofferente al presente disfunzionale.
Il Comportamento passivo-aggressivo, spesso si verifica quando un individuo si sente impotente e incapace di reagire e farsi valere nei confronti dell’ambiente circostante.
Se questo tipo di esperienza di vita negativo è stato talmente presente in età infantile da divenire psicologicamente rilevante, l’istinto passivo-aggressivo potrebbe emergere più frequentemente che in altre persone.
Il passivo-aggressivo, per la paura di essere dominato ancora una volta, può utilizzare una serie di strategie di sopravvivenza e di resistenze per evitare (nella sua percezione) di sentirsi nuovamente vittima.
Alcuni passivo aggressivi possono manifestare il loro comportamento negativo più a casa, mentre altri più al lavoro. Alcuni possono mostrare la loro rabbia repressa verso tutti, mentre altri possono selettivamente dirigere la loro ostilità nascosta verso il sesso opposto, o coetanei competitivi, o figure di autorità, ecc.
Poiché le cause della passivo-aggressività patologica sono complesse e profonde, non è semplice ottenere un quadro completo del perché la persona si comporta in maniera passivo-aggressivo. Ad ogni modo anche una conoscenza parziale può essere utile.
3. Come affrontare la situazione?
Evitare di essere l’attivatore dei comportamenti passivo aggressivi.
Nelle relazioni sentimentali e non, molti passivo-aggressivi inconsciamente scelgono un partner con cui poter rivivere lotte di potere appartenenti al passato, sulla base di una disfunzionalità psicologica familiare, e/o forse un desiderio inconscio di “superare e affrontare” gli errori del passato. Ciò significa che se si è partner o amico di una persona passivo-aggressiva è importante evitare di comportarsi e comunicare in modi che possano scatenare istinti passivo-aggressivi.
In sintesi è utile chiedersi “Sto inconsapevolmente incoraggiando o suscitando un comportamento passivo-aggressivo del mio partner?”
Ad esempio, potreste notare di giocare uno o più dei seguenti ruoli nel vostro rapporto con il vostro partner passivo aggressivo:
Il genitore comprensivo: siete indulgenti verso il comportamento passivo-aggressivo del vostro partner senza comunicare in maniera assertiva o impostare dei confini. Normalizzate comportamenti inaccettabili. In tal modo si rafforza la convinzione che egli può trarre vantaggio da questi comportamenti.
Baby Sitter / soccorritore: siete custode del vostro partner tentando di annullare o riparare i suoi danni o salvare il vostro partner dalle crisi di vittimismo.
Perché il vostro partner dovrebbe cambiare se siete sempre lì a coprirlo/giustificarlo?
Il passivo-aggressivo può segretamente godere nel sentirsi ‘servito’ in quanto questo gli dà un senso di potere.
Insegnate o Giudice: siete critico nei confronti del partner, date costantemente consigli affinché cambi in meglio, aumentate le pretese per non assumervi le vostre responsabilità, create aspettative di performance alle quali non è in grado di rispondere (e lo sapete).
Si può così inconsapevolmente invitare il vostro partner a impegnarsi nuovamente nelle sue battaglie del passato, quando ad esempio ha dovuto resistere ad una persona forte o prepotente per poter sopravvivere. Questa è diventata una lotta di potere.
Se vi trovate in uno dei ruoli sopra descritti le alternative sono quelle di utilizzare metodi di comunicazione efficace. Sono cioè necessarie tecniche di comunicazione assertive per dire no, impostare diplomaticamente confini corretti e strategie relazionali di base.
4. In situazioni relativamente tranquille utilizzare l’umorismo
L’umorismo è uno strumento di comunicazione potente. Se utilizzato in modo appropriato, può disarmare il comportamento difficile, e farci apparire persone sicure e padrone della situazione.
5. Dare al passivo-agressivo la possibilità di “aiutare a risolvere i problemi”
Molti individui passivo-aggressivo si comportano come fanno perché non credono di avere voce in capitolo o pensano che le loro opinioni non saranno ascoltate. Quando possibile, è importante coinvolgere la persona nelle discussioni e nella ricerca di soluzioni ai problemi. Sollecitare il loro contributo servirà a smentire queste loro convinzioni e a coinvolgerli in maniera funzionale.
6. Favorire la cooperazione
Poiché gli individui passivo aggressivi agiscono di nascosto, quasi sempre percepite resistenza/rabbia di fronte al loro comportamento. Negare, inventare scuse e puntare il dito sono solo alcuni dei loro probabili atteggiamenti. Indipendentemente da ciò che dicono, dichiarate che cosa siete disposti a fare in futuro per affrontare il problema in questione. È importante offrire una o più soluzioni in maniera decisa per costringere il passivo-aggressivo a riconsiderare il suo comportamento.
La capacità di identificare e sostenere la vostra posizione è una delle abilità più potenti che potete usare per “gestire” una persona passivo-aggressivo. La vostra opinione se ben motivata, coerente ed espressa con calma, tende a dare sicurezza e rasserenare la persona in difficoltà e la costringe a riflettere sul vantaggio di sospendere la lotta e aderire ad una dinamica cooperativa.
Anche se i rapporti passivo-aggressivi non sono piacevoli da affrontare, ci sono molte abilità e strategie efficaci che potete utilizzare per aumentare la vostra fiducia, calma e capacità di problem solving al fine di ridurre al minimo i danni e ottenere una relazione cooperativa.
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