Il disturbo istrionico di personalità

La personalità istrionica ha uno stile di comportamento drammatico e altamente emotivo in ogni sua espressione, tanto da apparire affettata o teatrale. I rapporti interpersonali vengono a essere costantemente conflittuali perché il soggetto cerca con essi di soddisfare il suo sconfinato egocentrismo, utilizzando gli altri come strumenti del proprio bisogno di essere al centro dell’attenzione e quindi manipolando persone e situazioni.
Finché il soggetto istrionico riceve consenso e ammirazione dall’ambiente va tutto bene; ma al venir meno del sorriso e dell’accoglienza sociale emergono alla superficie profondi sentimenti di inferiorità e di inadeguatezza, accompagnati dal terrore di essere rifiutato. Si cercano allora rassicurazioni e apprezzamenti, in genere tentando di sedurre gli altri e, se non basta, minacciandoli o ricattandoli.
Il loro stile comportamentale si caratterizza come affascinante, drammatico ed espressivo, ma allo stesso tempo è anche esigente, indulgente con sé stesso e sconsiderato.
Inoltre, è caratterizzato dalla persistente ricerca di attenzioni e dalla labilità dell’umore.

Dal punto di vista interpersonale, le personalità istrioniche tendono a essere esibizioniste e a ricercare attenzione anche attraverso la manipolazione degli altri. Tendono inoltre a presentare deficit nella capacità di provare empatia.

Lo stile affettivo è caratterizzato da manifestazioni emotive esagerate e da eccitabilità che si manifestano con esplosioni irrazionali e accessi d’ira. Sebbene questi soggetti ricerchino costantemente conferme d’amore da parte degli altri, essi rispondono con un calore e un fascino superficiali e l’espressione emotiva può essere rapidamente mutevole. Infine, questi individui sono notevolmente sensibili ai rifiuti.

Secondo il Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi mentali, i criteri per poter fare diagnosi di Disturbo Istrionico di Personalità sono un quadro pervasivo di emotività eccessiva e di ricerca di attenzione che compare entro la prima età adulta ed è presente in una varietà di contesti, come indicato da cinque (o più) dei seguenti elementi:

  1. è a disagio in situazioni nelle quali non è al centro dell’attenzione
  2. l’interazione con gli altri è spesso caratterizzata da comportamento sessualmente seducente o provocante
  3. manifesta un’espressione delle emozioni rapidamente mutevole e superficiale
  4. costantemente utilizza l’aspetto fisico per attirare l’attenzione su di sé
  5. lo stile dell’eloquio è eccessivamente impressionistico e privo di dettagli
  6. mostra auto-drammatizzazione, teatralità ed espressione esagerata delle emozioni
  7. è suggestionabile, cioè facilmente influenzato dagli altri e dalle circostanze
  8. considera le relazioni più intime di quanto non siano realmente

Per la diagnosi di disturbo istrionico di Personalità, un criterio tra tutti si è dimostrato il più utile. Infatti, iniziando da tale criterio e verificandone la presenza o l’assenza per poi procedere con la verifica degli altri criteri,  si può velocemente diagnosticare il disturbo di personalità (Allnutt e Links, 1996). Il criterio ottimale è : ” è a disagio in situazioni nelle quali non è al centro dell’attenzione”.

La concettualizzazione cognitiva del disturbo istrionico di personalità, proposta da Beck (1990) evidenzia una serie di assunzioni specifiche del disturbo: “sono inadeguato e incapace di gestirmi la vita” e “devo essere amato e notato da tutti per avere valore”. La credenza di essere incapaci di prendersi cura di sé porta gli individui istrionici a ricercare costantemente attenzione e approvazione da parte degli altri e ad aspettarsi che gli altri di prendano cura di loro e dei loro bisogni. La credenza di dovere essere amati e approvati li porta ad essere sensibili ai rifiuti e ai sentimenti di inadeguatezza e di ricerca di approvazione generano una costante pressione ad “agire” per gli altri in modo da ricevere attenzione.

I soggetti istrionici non sono capaci di leggere le emozioni degli altri e di intervenire in modo accurato e pertanto essi rimangono superficiali, centrati su di sé e a disagio quando non ricevono rinforzi immediati da parte degli altri.

 

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