In Italia l’ISPESL (2001) definisce il mobbing “una forma di violenza psicologica intenzionale, sistematica e duratura, perpetrata in ambiente di lavoro, volta alla estromissione fisica o morale del soggetto dal processo lavorativo o dall’impresa”.
Per questo il mobbing non va identificato con lo stress, che può essere presente pur in assenza di una situazione di mobbing.
Tuttavia il mobbing provoca nella persona che lo subisce un forte stress che si ripercuote sulla sua salute psicofisica attraverso lo sviluppo di una specifica sintomatologia ansiosa e/o depressiva e sintomi fisici quali gastrite, cefalea, difficoltà di concentrazione, disturbi del sonno, irritabilità ecc… e la compromissione della qualità delle normali attività quotidiane sia personali che lavorative.
Tante possono essere le cause che spingono un superiore o un collega ad attuare condotte volte a creare un forte disagio che porta nei casi estremi all’allontanamento volontario dal posto di lavoro, oppure al licenziamento del lavoratore.
La persona che subisce il mobbing spesso, nella fase iniziale, non si rende conto esattamente di cosa stia succedendo e tende a sottovalutare l’esito che tali azioni possono avere sulla sua vita lavorativa e successivamente personale.
Per questo motivo nella maggioranza dei casi, trascorre un lungo periodo di tempo prima che la persona chieda aiuto per fronteggiare al meglio la situazione determinando un crescendo della quantità e pervasività dei sintomi sperimentati.
In conseguenza di tale situazione decrescono la produttività e la motivazione del lavoratore ed aumentano le assenze dal lavoro per malattia, spesso oggetto di contestazione da parte di chi porta avanti le azioni vessatorie.
Inoltre l’elemento che maggiormente determina effetti negativi sugli individui è l’attacco alla propria identità di lavoratore che per molte persone è parte fondamentale per il mantenimento del proprio valore personale e quindi di una visione di sé come persona efficiente, competente e capace di attuare la propria realizzazione personale.
Veder messo in discussione il proprio ruolo professionale spesso determina la messa in discussione di tanti aspetti di sè con effetti negativi sulla propria autostima.
E’ importante in questi casi che la persona venga sostenuta ed aiutata a mobilitare le proprie risorse in maniera finalizzata al raggiungimento di un nuovo equilibrio e benessere.
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