Il termine empowerment connota il processo di riconquista della consapevolezza di sé, delle proprie potenzialità e del proprio agire.
È una sorta di potenziamento, una presa di potere e accrescimento del potenziale personale.
Le basi del self-empowerment
Quando si parla di self-empowerment, la prima competenza su cui lavorare è il senso di autoefficacia, che permette di sentirsi adeguati e capaci di agire e reagire.
La seconda dimensione fondamentale da potenziare è poi il pensiero positivo.
Focalizzarsi sulle opportunità, risorse e potenzialità piuttosto che sulle mancanze e insuccessi permette di incrementare le energie, di costruire una positiva immagine di se stessi e di individuare i margini di miglioramento e cambiamento.
Ovviamente, tutto ciò finisce per incrementare ulteriormente il senso di fiducia, speranza e determinazione.
I primi passi
Il self-empowerment è un processo complesso, ma ci sono alcune azioni che se intraprese con costanza possono aiutare a sviluppare il senso di autoefficacia ed il pensiero positivo, contribuendo all’empowerment.
Inizia da qui:
- fai una piccola cosa positiva al giorno
- ogni volta che ti sembra di aver commesso un errore, pensa alla possibilità di miglioramento
- esplora nuove esperienze e possibilità, sperimenta
- fai una lista delle tue paure e affrontale una alla volta
Self-empowerment: in quali contesti?
Sono tanti i contesti in cui il self-empowerment può fare la differenza.
Questo periodo particolare dell’anno coincide per molti ragazzi con la fine della scuola, che obbliga a fare i conti con i debiti formativi da recuperare o con difficili esami universitari da sostenere.
Spesso capita che gli studenti si sentano eccessivamente in difficoltà e riferiscano un blocco nello studio che non ha nulla a che vedere con la mancanza di impegno e applicazione.
In queste situazioni, potenziare il senso di autoefficacia e il pensiero positivo può essere grande aiuto per affrontare il percorso di studi in maniera diversa e più efficace.
Anche in ambito lavorativo l’assunzione della consapevolezza delle proprie risorse e la definizione di scopi da raggiungere diventano fondamentali per lavorare in maniera soddisfacente e in alcuni casi per fare quel salto di carriera tanto desiderato.
Un percorso strutturato di self-empowerment nei diversi contesti permette di sviluppare consapevolezza di sé e delle proprie risorse, utilizzandole al massimo delle loro potenzialità, avendo fiducia in se stessi, motivazione, una visione positiva e un maggior senso di controllo e autodeterminazione, necessari per poter gestire anche gli insuccessi, rendendoli ulteriori occasioni di crescita.
La nostra proposta
Per realizzare il self-empowerment esistono approcci differenti. Il nostro studio ha pensato ad appositi PsicoTraining per il miglioramento delle performance. I training mirano ad affrontare e risolvere il problema specifico attraverso il potenziamento delle risorse personali, combinando l’utilizzo combinato di strategie comportamentali e dell’EMDR a sedute di Neurofeedback Dinamico non Lineare.
Le strategie comportamentali servono a colmare le lacune che ostacolano la prestazione ottimale.
L’EMDR (Eye Movement Desensitization and Reprocessing – Desensibilizzazione e Rielaborazione attraverso i Movimenti Oculari) migliora la prestazione perché permette di identificare e rielaborare quelle situazioni critiche che ostacolano la prestazione.
Il Neurofeedback Dinamico non Lineare è una tecnica non invasiva che consente al cervello di ritrovare la stabilità e l’efficienza perdute a causa dello stress subito o delle richieste pressanti a cui si può essere sottoposti.
L’obiettivo è sviluppare un maggior senso di autoefficacia ed energia con benefici in termini di memoria, attenzione, concentrazione e creatività.
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